Con barriere antirumore ed espropri può partire la quarta corsia dell’A14
Ok alle barriere antirumore e avanti con gli espropri dei terreni. Anche se la quantificazione degli indennizzi da riconoscere ai privati «è differita alla fase esecutiva», che arriverà in seguito alla «dichiarazione di pubblica utilità» dell’opera. Dopo anni di discussioni, il progetto della quarta corsia in A14 — scrive il Resto del Carlino — sembra ora viaggiare spedito. Se i tempi verranno rispettati, con la Conferenza dei servizi convocata tra maggio e giugno, già in estate si conta di procedere con gli espropri. Un problema che su Imola, dove ci sono tre case da abbandonare e svariati appezzamenti da sacrificare in nome dell’ammodernamento del tratto di strada che collega la diramazione per Ravenna a San Lazzaro, ha un impatto più limitato. Ma che a Dozza e Castel San Pietro, dove oltre alle abitazioni e ai terreni ci sono anche diverse attività produttive da far sloggiare, è ancora tutto da valutare. Il piano definitivo depositato da Società Autostrade (e modificato per rispondere alle osservazioni dell’amministrazione e dei cittadini) identifica i tre gli edifici per i quali il ministero prescrive il riconoscimento di indennizzo ai proprietari «al fine della risoluzione del problema abitativo». Sempre Società Autostrade si dice disponibile alla realizzazione della barriera antirumore richiesta per la mitigazione della scuola elementare Chiusura, in via Selice («Limitatamente all’estensione dell’attuale cancellata»), rimandando a un successivo monitoraggio la verifica del rispetto del limite di decibel interno nonché l’eventuale necessità di procedere con la sostituzione degli infissi per le aule più esposte. Quanto al canile municipale, per il quale il Comune aveva chiesto particolare tutela, «i livelli acustici stimati risultano conformi a quanto previsto dalla normativa», si legge nella relazione istruttoria dell’ente di piazza Matteotti che contiene le risposte della Spa.